Tokyo 2020, Simon Geschke termina la quarantena e torna a casa: “Fine del viaggio più inutile della mia carriera”
Finisce l’incubo Tokyo 2020 per Simon Geschke. Il corridore della Cofidis aveva dovuto rinunciare alla prova in linea dopo essere risultato positivo il giorno prima del via e da allora ha vissuto isolato nella sua stanza. Il tedesco ha così potuto soltanto guardare in tv i suoi compagni (miglior risultato il decimo posto di Schachmann nella prova in linea), mentre lui non poteva nemmeno allenarsi, vivendo una condizione che ha definito “quella più simile al carcere” della sua vita. Dopo sei settimane lontano da casa (aveva fatto anche il Tour) e una in quarantena, il classe ’86 si è detto felice di poter finalmente tornare a casa.
“Fine del viaggio più inutile della mia carriera, super entusiasta di uscire dalla quarantena e tornare a casa oggi. Ho vissuto solo con una valigia per sei settimane. E proprio quando pensi che le cose stiano andando meglio… arrivi all’aeroporto e al momento non stanno vendendo birre” ha poi concluso, dimostrando che la brutta disavventura non gli ha comunque fatto perdere il senso dell’umorismo.
End of the most useless trip of my career, super excited to get out of quarantine and fly back home today. Lived out of a suitcase for 6 weeks now.
And just when you think things start to look better…you get to the airport and they are not selling beer at the moment 😄 pic.twitter.com/EYGkYNDpW4— Simon Geschke (@simongeschke) August 1, 2021
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